“Balla coi lupi”, “Berretti verdi”, “We were soldiers”, per citarne alcuni.
E’ un’altra America, in questi film, che col senno di poi sembra voglia rileggere, ripercorrere, criticare (?) una sua controversa retrospettiva militarista.
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Perché questa guerra? Com’è scoppiata? In quale contesto storico ci troviamo?
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Sul finire degli anni ’50, con la presa del potere da parte di Ngo Dinh Diem, fu avviata dal nuovo governo repubblicano del Vietnam del Sud una dura campagna di repressione anticomunista (contro il Vietnam del Nord, filo-sovietico). Questa situazione peggiorò ulteriormente nel 1961, quando il presidente Kennedy decise di aumentare il numero di consiglieri militari, già presenti nella regione, formando così un vero e proprio corpo di spedizione contro il “Fronte di Liberazione Nazionale”, più noto come Vietcong, che era un fronte guidato dai comunisti sovietici e appoggiato dal Vietnam del Nord. (Nel ’61, nell’URSS, il nuovo leader è Krushev, subentrato a Stalin dopo la sua morte, avvenuta nel ’53).
Kennedy, in questo frangente, ribadiva la netta opposizione americana all’esportazione del modello sovietico nelle altre regioni del mondo.
Alla morte di Kennedy, il nuovo presidente Lindon Johnson decise di intervenire militarmente contro il Vietnam del Nord (7 agosto 1964). Le città del Nord furono così sottoposte a serrati bombardamenti, mentre i marines si scontrarono con i vietcong nelle foreste al confine con la Cambogia. I combattimenti si protrassero fino al 1° gennaio del 1968 quando i vietcong conquistarono Saigon, capitale del Vietnam del Sud (filo-americano). Per tale ragione il presidente Johnson sospese i bombardamenti. Al termine del suo mandato, alla presidenza degli USA subentrò Richard Nixon, di orientamento repubblicano.
Nixon, spinto anche dalle numerose manifestazioni pacifiste, nonché da un’opinione pubblica che disapprovava la guerra ancora in corso, nel 1968 avviò i negoziati di pace. Fu però una pace difficile, lunga, logorante. Lo scopo di Nixon era quello di rafforzare gradualmente l’esercito sudvietnamita, in modo che potesse combattere la guerra senza l’apporto militare statunitense (una mossa che verrà ricordata come “la dottrina Nixon”).
Durante questo periodo, gli USA ritirano gradualmente le truppe dal Vietnam. Uno dei punti controversi è il fatto che Nixon, perseguendo questa sua “dottrina”, decide di riprendere i bombardamenti, ed è proprio durante il suo mandato che il numero di bombardamenti raggiunge l’apice.
La pace vera e propria fu firmata solo nel 1973 e stabilì l’immediato ritiro dei soldati americani, cui seguì la creazione della Repubblica democratica vietnamita, che riuniva il nord e il sud del paese.